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I TUOI OCCHI
Bruno Mancini
Poesie
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SEGNI
L’ASPRA VICISSITUDINE
I TUOI OCCHI
I tuoi occhi
sono rupi.
La tua pelle è
liscia come ghiaccio.
Capelli
nebulose.
Il tuo orecchio ricorda la scia di un motoscafo
concentrica in un
lago calmo alpino e limpido.
Le tue ciglia
cipressi.
Il tuo braccio e la tua spalla
un cavallo, una cavalla.
Formiche
le tue unghie.
I tuoi occhi
sono rupi
le tue ciglia
cipressi
Le tue dita mi ricordano il differenziale una tastiera
di pianoforte di fisarmonicale tue dita mi sembrano
le leve che fanno suonare clarini e sassofoni.
Bacio il tuo
petto
la guancia
come premute di arancia siciliana.
Questa luce di lanterna
questo cuscino
questo muro che ti tocca
questi libri intorno
questa luce
di lanterna
rossa
attutita da una stoffa
questa aria
tutta nostra
già respirata
già sudata
ti bacio
gli occhi
capelli
nebulose.
La tua gola
è la ruota di una carrozzella, la tua gola sono i raggi di una ruota
di carrozzella, la tua gola è una
bottiglia.
la tua fronte
è una
marina
i tuoi denti
sono teste di cerini
il tuo labbro
sai
il tuo labbro
è curvo come un arco
e il tuo naso
è la freccia
bella
la tua fronte
è una marina.
Il tuo cuore
lo sai
non è tuo
Il tuo cuore
non è tuo
il tuo cuore.
I tuoi occhi
sono rupi
le tue ciglia
cipressi.
Ancora non cantano le prime voci dell’alba
tu canti una nuova canzone
tu guardi e sorridi
tu cerchi le mani
tu cerchi i pensieri
questa luce
di lanterna
attutita da una stoffa
gli affetti più densi
gli amori più enormi
più calmi
più belli.
I tuoi occhi
sono rupi
le tue ciglia
cipressi
la tua fronte
è una marina.