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04ar24 Articoli Otto Milioni 2024 Opere iscritte- Finalista
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Elita Viškere
Lettonia
Durante il concerto della cantante lirica Inese Galante a Dzintari, al mare
Il mare è così strano: niente fruscio, niente onde, niente suoni.
Tutto il movimento s’alza dal profondo.
Come dal pozzo della luna salgono le acque misteriose, silenziose e vuote.
Sopra il mare aperto, chi suona stranamente, la conca dell’arcobaleno, rovesciata e circondata da un cielo blu profondamente scuro, pare quasi nero.
Il semicerchio colorato è brillantemente decorato con un velo argentato.
I colori sono sbiaditi, ma le nebulose sono ghiacciate.
Con lo sguardo attento e tranquillo si possono distinguere chiaramente tutte le transizioni di tutti e sette colori dell’arcobaleno.
Uno spettacolo e una sensazione strani, persino lo stupore, alla vista di una tale scena notturna e sentendo il respiro sia unificante che potente.
Sopra umori viola chiari e limpidi vibra la corda dell’orizzonte indefinibile e l’inquieto del mare.
Le punte della luna brillano senza nessuna fretta, proprio come una lampada installata nel paesaggio.
In questo momento, qui, non c’è il vento, non ci sono le onde, ma c’è il suono vorticoso degli abissi che si solleva in un’onda gigantesca e decisa e dà l’impressione della presenza di una possente cascata.
Ascolto e godo della potente bellezza della natura.
Il mare fruscia.